The voice of Cariplo Factory
Stakeholder engagement, dalla teoria alla pratica: come generare valore condiviso
Lo Stakeholder engagement (SHE) è un processo fondamentale di ascolto e coinvolgimento strategico che ha tra i suoi obiettivi quello di costruire relazioni durature tra l’azienda e i suoi stakeholder, allargando la partecipazione di questi ultimi ai processi decisionali.
L’attivazione di questo processo porta ad abbandonare, progressivamente, i tradizionali strumenti di comunicazione unidirezionale per porsi in una prospettiva di ascolto continuo, al fine di generare valore condiviso con ricadute positive per tutti i partecipanti coinvolti: le comunità di riferimento, l’ambiente, la società nel suo insieme, nel contesto del framework ESG e degli SDG.
Acquisire i bisogni, le aspettative e le esigenze degli stakeholder può quindi migliorare il processo decisionale, rafforzare la “legittimità” ad operare in determinati contesti e situazioni, differenziare l’impresa dai competitors ed espandere il suo mercato di riferimento mediante un approccio strategico condiviso. Attraverso il coinvolgimento e l’interconnessione di bisogni e aspettative, le imprese possono comprendere e gestire meglio il cambiamento sistemico, includendo nelle proprie decisioni quegli individui e gruppi che influenzano le operazioni dell’organizzazione.
Dalla teoria alla pratica: il coinvolgimento degli stakeholder e gli ostacoli da superare
Come avviene, nel concreto, il coinvolgimento di soggetti spesso diversi e culturalmente distanti tra loro? In questa fase di transizione e di adattamento ai nuovi scenari economici e geopolitici è fondamentale evitare di ricorrere a soluzioni immediate e aprirsi al confronto con le esperienze altrui. Da queste premesse, Cariplo Factory e la Rete Sustainability Makers hanno organizzato l’evento “Generare Valore: Sostenibilità e Buone Pratiche di Innovazione ”, con tavoli di lavoro e momenti di confronto che hanno offerto l’opportunità di approfondire le modalità di engagement degli stakeholder, attraverso testimonianze di aziende, enti e fondazioni.
A livello generale, secondo quanto emerso durante l’evento, è oggi possibile identificare cinque valori fondamentali su cui basare la propria strategia di engagement:
- La collaborazione tra azienda e gli stakeholder per raggiungere obiettivi comuni
- La responsabilità delle proprie azioni e delle loro conseguenze sugli stakeholder.
- L’inclusività dei vari punti di vista da integrare nel processo decisionale aziendale.
- La trasparenza nel comunicare con gli stakeholder le decisioni prese.
- La sostenibilità per considerare gli impatti a lungo termine delle proprie decisioni
In questo contesto, la maggiore difficoltà riscontrata dalle aziende è – paradossalmente – quella di individuare interlocutori coinvolti e competenti all’interno delle organizzazioni degli stakeholder. La mancanza di figure specializzate, soprattutto nei ruoli più senior, la scarsa conoscenza e attenzione nei confronti della sostenibilità da parte di alcuni interlocutori incaricati, e la difficoltà di relazionarsi con figure appartenenti a organizzazioni poco flessibili – come la PA – sono tutti elementi che possono rallentare, quando non apertamente ostacolare, l’engagement tra soggetti di natura, dimensioni e culture aziendali molto diverse tra loro.
La creazione di “Reti” per favorire il dialogo e la collaborazione pubblico-privata
Diventa fondamentale, quindi, mettere le aziende nella condizione di collaborare al meglio con i diversi operatori coinvolti, attraverso la creazione di “Reti” funzionali a far lavorare insieme il settore privato, il privato sociale e la pubblica amministrazione. Gli EES (Enti dell’Economia Sociale), in particolare, possono svolgere un ruolo determinante nella creazione di progetti di impatto e sostenibilità con una visione di lungo periodo, unendo le forze con le aziende attraverso meccanismi di co-progettazione e co-programmazione.
Lo stakeholder engagement indirizza le scelte, condiziona gli scenari e le possibilità, perseguendo l’obiettivo di rispondere a preoccupazioni concrete e basate su necessità reali. Può diventare, in questo senso, un’opportunità di crescita e innovazione per rispondere tanto alle esigenze del mercato quanto all’individuazione dell’agognato “Purpose” aziendale. Se da un lato esiste e viene continuamente sottolineata la netta volontà e impegno da parte di tutti gli attori coinvolti verso un maggiore dialogo, dall’altro resta più viva che mai l’urgenza di rafforzare la consapevolezza che nessun attore, pubblico o privato, può affrontare da solo e con successo le sfide ambientali e sociali che abbiamo di fronte. La soluzione può passare solo da uno sforzo comune.
Consuelo Di Pietro
Stakeholder Relations Manager